La Cina prende la metro ed arriva a Londra, sarebbe il caso di dire; è un paese che sta modificando gli equilibri planetari e si presenta come ottimo candidato ad essere l’artefice di un cambiamento epocale nella distribuzione della popolazione sulla terra; ci sarà in futuro una prevalenza di persone urbanizzate rispetto a quelle che abitano in zone rurali. Shanghai sarà la nuova Londra del futuro? Intanto i grandi autori della letteratura cinese, Li Bai, Du Pu o Po Chu-I sono letti nella metropolitana di Londra. L’idea non è nuova in quanto la capitale britrannica offre da quasi 20 anni queste formule culturali sulle linee del trasporto pubblico. Ma mai come in questo caso la globalizzazione fa la sua parte, perchè a Shanghai come giusta risposta sono diffusi versi di 4 poemi britannici. Un bell’ esempio di scambio culturale tra le due lingue più parlate nel mondo. La Cina un paese che fino ad una trentina di anni fa viveva una dittatura repressive da un paio di decenni invece è tesa al consumo di massa stimolata dalla pubblicità commerciale che scopre così, un enorme bacino al quale fare riferimento. Dando la possibilità ad un paese straniero di fornire contenuti culturali, Shanghai a dato atto di preferire per due mesi, di rinunciare agli introiti pubblicitari come investimento per più alti obiettivi da raggiungere nella vetrina internazionale. Il cambiamento o l’orientamento verso quest’ ultimo è anche di carattere sociale, di costume, nelle stesse abitudini più radicate, come “lo sputo” che con una campagna comune nelle città olimpiche del 2008, si bandirà per tentare di ripulire le strade urbane del paese.
I versi di William Blake, di Wordsworth, Kathleen Jamie, “Butterfly” di Michael Bullock, impegnativi e tendenzialmente pessimisti come da tradizione Britannica, suonano non certo in perfetta armonia con lo spirito ottimista e di crescita che la Cina ha dimostrato di avere in questi ultimi anni.
www.tuttocina.it/Tuttocina/Letteratura/lettcin.htm
www.letteratura-inglese.info
I versi di William Blake, di Wordsworth, Kathleen Jamie, “Butterfly” di Michael Bullock, impegnativi e tendenzialmente pessimisti come da tradizione Britannica, suonano non certo in perfetta armonia con lo spirito ottimista e di crescita che la Cina ha dimostrato di avere in questi ultimi anni.
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2007 © Antonio Tisi
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