venerdì 9 febbraio 2007

Londra (UK) – La Grande Piazza coperta è il vero punto nevralgico e motivo di successo del British Museum.

Risulta essere la più grande piazza coperta d’ Europa, The Queen Elizabeth II Great Court, l’area progettata da Normann Foster.
Fu possible realizzarla grazie allo spazio offerto dallo spostamento della British Library. Al centro di recente ristrutturazione c’è la sala di lettura. La struttura che copre la piazza è composta da un’infinità di pannelli di vetro che risultano essere tutti diseguali per la particolare e complessa geometria della stessa.
Il rinnovamento strutturale e filosofico del British Museum è stata una tappa obbligata dopo la crisi del 2002 e con i suoi più di 250 anni ha ripreso lo smalto e lo spirito giusto per arrivare a superare i 5 milioni di spettatori e siglando così un nuovo record. Il direttore del museo, Neil MacGregor, ha incentrato tutte le attività intorno alla Grande Piazza che è stata l’artefice di tale successo. L’approccio verso una visione non più eurocentrica dell’arte ma universalista è stata la chiave di volta per trasformare il museo in un enorme contenitore postmoderno di culture di tutto il mondo. Il British Museum fu aperto nel lontano 1753 ed è stato oggetto di diversi rinnovi nel corso dei secoli. Al suo interno risiedono 7 milioni di oggetti circa, come la Stele di Rosetta ed I Marmi del Partenone. Sono pure costoditi in esso, i capolavori del museo di Baghdad in attesa che i conflitti in quest’ultimo terminino ed il paese riacquisti la normalità.
Nel mondo solo 4 musei possono paragonarsi al British per grandezza e volume di visitatori, il Louvre di Parigi, il Metropolitan di New York, l’Hermitage di San Pietroburgo ed il Pergamon di Berlino.

www.thebritishmuseum.ac.uk/

2007 © Antonio Tisi

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